Biscotti e sospetti by Bertola Stefania

autore:Bertola Stefania
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 978-88-502-1146-3
editore: TEA
pubblicato: 2008-12-31T16:00:00+00:00

La mattina dopo continuava a piovere, ma Caterina, senza scoraggiarsi, si presentò alla Motorizzazione di corso Belgio e dichiarò di essere stata investita da un’auto pirata: era però riuscita a segnarsi il numero di targa. A chi dunque apparteneva la 127 rossa targata TO 49563S? Glielo comunicarono senza nessuna difficoltà.

«Pronto? Qui Medialine, sono Federica Carracci di Re Mida, potrei parlare con la signorina Chiarelli, per favore?»

Così, circa diciotto ore dopo aver ricevuto e accettato una proposta di matrimonio, Violetta ricevette e accettò anche l’offerta di partecipare a Re Mida.

«L’avremmo prevista per la puntata del 14 marzo… in diretta… è una puntata in diretta… se la sente?»

«Sì, sì. È uguale. Cosa devo fare?»

La signorina le aveva illustrato tutta una serie di quelli che lei definiva pomposamente ‘steps’.

«Primo step, deve mandarci immediatamente un paio di paginette in cui ci racconta qualcosa di sé, non so, hobbies, fidanzati, sa, animali preferiti, cose… e pure una foto a figura intera, perché qui nel file di partenza ho solo una foto della faccia. In seguito, il signor Baleno e gli altri autori del programma decideranno la sua Materia del Forziere, che le verrà ulteriormente comunicata con una successiva telefonata…»

«Come sarebbe decideranno loro? Non gliela indico io, la mia materia? Io avevo pensato a Sigle TV».

«No, la Materia del Forziere la decidono gli autori, in base alle indicazioni fomite dal concorrente e alle esigenze del programma. Mi spiego, se lei volesse presentare Razze di Cani, non potrebbe, perché già l’ha presentato un concorrente di Teramo due mesi fa».

«Ma…»

«Comunque ne discuterà al vaglio degli autori».

Tramortita da questa frase, e non sapendo assolutamente cosa volesse dire ‘vaglio’, Violetta riattaccò, e ricominciò a impacchettare I fiori del male, edizione illustrata da Keith Haring, per una cliente. La signora Maria Giulia Vitale, che aveva ascoltato la conversazione, approfittò del primo momento di pausa per informarsi.

«Ti hanno chiamata per il quiz, cara?»

«Eh, sì. È fatta, signora! Forse potrò comprarmi il negozio!»

«Ma… solo che… io… glab… ieri ho sentito il ragionier Emerson».

«Ah, sì? E allora?»

«Niente… solo che… mi fa un pochino fretta e io avrei pensato… forse sarebbe meglio chiudere la cosa con lui, sai, Violetta, e non pensarci più. Vorrei liberarmi dell’involucro commerciale con il suo carico di stress e dedicarmi a una serena progettazione del Chakra Kafé».

«Lo capisco, signora, ma si tratta di aspettare soltanto pochi giorni. Il quattordici gioco, e o vinco o perdo. Mancano venti giorni, neanche».

«Lo so ma… preferirei chiudere. Metti che poi succede qualcosa, non so… tu perdi, lui cambia idea… se si innamora di qualcun altro invece che del parrucchiere di fronte… insomma, guarda, Violetta, io non ci ho dormito tutta la domenica, e ho un gran dolore qui, al Chi, ma penso proprio che sia meglio se vendo a lui. Tanto mia cugina Maria Consolata ha appena aperto una gioielleria equa e solidale, vendono solo diamanti estratti dalle miniere del Botswana non sfruttate e credo che cerchi commesse con la fedina penale pulita perciò…»

«Ma signora!» interloquì Iris, come sempre esclamativa. «Adesso non può rimangiarsi

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